Ramdisk,la ram come hard disk
Il termine ramdisk, o anche ramdrive, indica la tecnica che consente di usare una parte della memoria RAM del computer come se si trattasse di una normale partizione del disco fisso, con la possibilità, quindi, di scrivere dati al suo interno. Come è noto la RAM è milioni di volte più veloce degli hard disk, ma ha il limite di essere una memoria di tipo “volatile”, cioè i dati contenuti al suo interno vengono cancellati ogni volta che il PC viene spento o riavviato. È evidente, quindi, che non è possibile utilizzare i ramdisk per archiviare dati da riutilizzare in sessioni successive, ma nonostante tale limite, risulta comunque vantaggioso poter sfruttare l’elevata velocità della RAM quando si tratta di lavorare con file temporanei:
ad esempio, come accade per le distribuzioni “live” o quando lavoriamo con dati sensibili che devono successivamente essere rimossi dal disco. Un caso tipico è rappresentato dai file di cache dei browser che così spariranno senza lasciare traccia al successivo reboot: basta solo indicare il punto di mount del ramdisk come directory dove archiviarli. Un altro limite dei ramdisk è rappresentato dalla dimensione, dato che, per quanto grande, la quantità di RAM non sarà mai comparabile con quella degli hard disk. Ma come
si crea una ramdisk? Per prima cosa diventiamo root (su o sudo -s), dopodiché eseguiamo i comandi seguenti:
mkdir /virtualdisk mkfs.ext3 /dev/ram0 mount /dev/ram0 /virtualdisk -o mand
Con i comandi precedenti abbiamo creato la directory dove montare il ramdisk, dopodiché lo abbiamo creato e montato. A questo punto possiamo scrivere al suo interno accedendo alla directory /virtualdisk come si fa con una qualsiasi altra partizione del disco. La dimensione adottata di default per i ramdisk, in genere è di 128Mbyte